15 Luglio 2024
Luca D'Attoma e la filosofia vitivinicola di Tenuta Maryamado
Luca D’Attoma è al centro del processo di valorizzazione del territorio di Tenuta Maryamado, particolarmente vocato per la viticoltura.
"L'artista dev'essere libero, popolare. E pure scandaloso" dice l’artista bresciano Vezzoli.
Questo è stato il primo pensiero che mi è venuto in mente quando ho avuto il privilegio di incontrare Luca D'Attoma, un visionario del vino le cui parole risuonano con la stessa intensità dei suoi vini. Questa filosofia si riflette nel modo in cui D'Attoma abbraccia il suo ruolo non solo come enologo, ma come autentico "stilista del vino", dedicato a esprimere la complessa bellezza del terroir di Tenuta Maryamado. Qui, sta scrivendo un nuovo capitolo, in cui l’audacia creativa si unisce armonosiamente con il profondo rispetto per il territorio.
La libertà di espressione, per D'Attoma, non significa reinventare radicalmente le tradizioni vinicole della Toscana ma piuttosto ascoltare e interpretare la voce del territorio e delle sue uve. "Tutto si trasforma ma nulla si distrugge", mi fa pensare ascoltando le sue parole, mentre sottolinea come ogni aspetto del suo lavoro sia un dialogo continuo con la natura, un processo di trasformazione che rispetta e valorizza l'essenza delle varietà delle uve.
Il viaggio di D'Attoma nella vinificazione è stato caratterizzato da un'inclinazione alla sperimentazione, guidata da un profondo rispetto per il territorio e da una curiosità insaziabile. Dopo aver percorso il mondo, dalla Borgogna alla Napa Valley, l'enologo ha portato a Tenuta Maryamado un bagaglio di esperienze internazionali e una visione enologica che sfida i confini tradizionali del fare vino.
"La vera sfida è stata armonizzare la mia visione con la storia e il carattere unici di Tenuta Maryamado e di questa particolare zona di produzione vitivinicola in Toscana. Maryamado è uno di quei progetti che capitano poche volte nella vita", confessa D'Attoma. L'enologo descrive il suo approccio come un equilibrio tra audacia e umiltà: audacia nel ricercare tecniche innovative e umiltà nel saper ascoltare ciò che il territorio e le uve hanno da offrire.
Uno degli aspetti più rivoluzionari del lavoro di D'Attoma è la sua enfasi sull'importanza della biodiversità e della sostenibilità. Tenuta Maryamado si impegna in pratiche agricole che non solo rispettano l'ambiente, ma ne esaltano la ricchezza e la varietà. "Lavoriamo in armonia con la natura per portare in ogni calice un pezzo di Toscana, perché viviamo un contesto dove nulla bisogna lasciare al caso”, afferma D'Attoma, sottolineando come l'agricoltura biologica sia il cuore pulsante del progetto vinicolo della tenuta.
La selezione delle uve, scrupolosa e meticolosa, è solo l'inizio di un processo che mira a catturare l'essenza del terroir. D'Attoma esplora le sfumature di varietali come il Sangiovese, il Colorino e il Merlot, ciascuno coltivato in parcelle accuratamente selezionate per esprimere al meglio le caratteristiche uniche del suolo e del microclima di Tenuta Maryamado. "Ogni varietale è un tassello di un mosaico più grande", spiega, "e il mio compito è assemblarli in un'opera d'arte liquida".
La visione di D'Attoma prende forma attraverso tecniche di vinificazione che sfruttano la “tecnologia senza subirla”. La fermentazione avviene in tini appositamente progettati per esaltare l'estratto e la complessità aromatica dei vini, mentre l'affinamento in legno è gestito con cura per non sovrastare la voce delle uve. “Il legno è un sussurro, non un grido”, mi fa pensare, mentre descrive il suo approccio moderato all'uso delle barrique.
I vini di Tenuta Maryamado, sotto la guida di D'Attoma, promettono di essere un'espressione autentica e vibrante della Toscana, capaci di comunicare non solo il carattere del terroir ma anche la visione artistica dell'enologo.
Nel mondo del vino, dove la tradizione spesso si scontra con il desiderio di novità, Luca D'Attoma emerge come un pioniere, un enologo che, con ogni sorso dei suoi vini, dimostra che è possibile onorare il passato mentre si esplorano audacemente nuovi orizzonti. La sua collaborazione con Tenuta Maryamado è una testimonianza del potere trasformativo del vino quando creato con libertà, passione e un profondo rispetto per la terra.
In video: la prima intervista di Luca D'Attoma per Tenuta Maryamado, realizzata nel 2022.
Autore
Adua Villa
Adua Villa è una giornalista, scrittrice e sommelier. Racconta i suoi viaggi nel mondo del food & wine attraverso i social media e i magazine. Online è @globetrottergourmet.